Comune di Collevecchio
 

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Il Turista e il Territorio

 

I palazzi nobiliari ed il Convento Francescano

Si inizia il percorso dalla strada provinciale Sabina, antica via Lambruschina, dal nome del cardinale che l'aveva ampliata, per raggiungere la piazza del borgo e proseguire attraverso la storia dei palazzi principali che si affacciano lungo le strade.

  1. Palazzo del Governatore Apostolico. Sulla piazza principale del paese, in origine era il palazzo degli Orsini, cui si riferisce lo stemma sul portale d'ingresso. Nel 1605, quando papa Paolo V Borghese elevò il paese a sede governatoriale, l'edificio divenne residenza del Governatore Apostolico della Provincia Sabina. Un'epigrafe sulla facciata ricorda che nella stessa circostanza il papa avvio anche la costruzione delle carceri annesse al palazzo. Sul prospetto principale compaiono fregi raffiguranti draghi e stelle ottagone da riferirsi presumibilmente, i primi, ai papi Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585) e Paolo V Borghese (1605-1621), le seconde, a Clemente XI Albani (1700-1721) che fu governatore di Collevecchio.
  2. Palazzo Floridi. Il primo nucleo del palazzo risale alla conquista di Collevecchio da parte di Narni (1283). L'edificio fu ristrutturato e ampliato da Marco Antonio Cerbelli agli inizi del '600 e alla fine del '700 ospitò il tribunale. Dopo il trasferimento del governo pontificio nel 1816, il palazzo fu venduto dalla diocesi ai conti Floridi. Alla morte del capofamiglia fu diviso tra le due figlie spose di Nicola Filippi e Pio Pezzi. Quest'ultimo acquistò anche la parte dei Filippi e tuttora il palazzo è abitato dalla famiglia Pezzi. Caratteristiche della costruzione sono la torre circolare e la presenza di un pozzo nel cortile.
  3. Palazzo Filippi. Il palazzo risale alla metà del Seicento. E' formato da due edifici preesistenti, uno dei quali era il convento delle Monache Salesiane di Roma, acquistati da Felice Filippi negli anni Venti dell'Ottocento. La scala che porta dal pianterreno al primo piano è di stile neoclassico con colonne. L'altra scala, che porta ai piani superiori fino al tetto, apparteneva al convento e presenta affreschi secenteschi sulle lunette delle porte. Le due facciate che danno sul centro del paese, recentemente restaurate, hanno una linea molto semplice, con il diverso colore che scandisce il pianterreno dal primo piano e con i caratteristici portali.
  4. Palazzo Coperchio - Piacentini. Il palazzo fu fatto costruire da Paolo Coperchio alla fine del '500, sotto il pontificato di Papa Clemente VIII Aldobrandini. Consta di due piani e presenta le caratteristiche tipiche dei palazzi del periodo, come possiamo vedere dalle modanature delle finestre, dalle cornici dei lucenari inferiori, dai due fornici superiori e dal modello aggettante della loggia che si affaccia su via Roma, corredata dallo stemma papale. Sul portale d'ingresso su via Senatore Piacentini si trova lo stemma della famiglia Coperchio. Per il progetto è stato fatto il nome di Antonio da Sangallo il giovane. Il palazzo era completato da un giardino all'italiana sottostante, trasformato di recente.
  5. Palazzo Pistolini. Il palazzo, fatto costruire da Monsignor Fabio Menichini alla fine del XVI sec., è situato ai margini della cinta muraria del paese sul lato ovest. Sul portale della facciata è presente uno stemma di forma ovale con tre stelle e una rosa nella metà superiore e tre tulipani nella metà inferiore. Nella parte che incornicia lo stemma è riconoscibile un elmo con criniera alla sommità ed ai lati, delle ali piumate. La sigla CP sopra la porta rimanda alle iniziali di Carlo Pistolini. Attiguo alla facciata sud c'è un sottopasso che immette sulla piazzetta-cortile retrostante sulla quale affaccia un'altra entrata al palazzo, sormontata dal medesimo stemma gentilizio.
  6. Il Convento Francescano. Altra importante struttura medievale è il Convento Francescano che si trova in via dei Cappuccini tra le colline di Cicignano e Collevecchio. Oggi ospita una intensa attività ricettiva, ma il Convento ha una antica storia Francescana. La primitiva costruzione del convento e dell’annessa chiesa risale infatti alla fine del 1500, ad opera dei frati francescani cappuccini.
    Nel 1597, per ordine del Vescovo della Sabina, vennero demolite le piccole chiese di S. Andrea, S. Angelo e S. Lorenzo, situate in prossimità del paese e in stato di rovina, e con il materiale ricavato ed a spese della popolazione iniziò la costruzione dell’attuale Convento. Il 26 agosto 1614, Mons. Beroli, Vescovo di Narni, consacrò la nuova chiesa, dedicata a Sant’Andrea apostolo patrono del paese. Il Convento fu costruito secondo la forma povera cappuccina, con 17 celle, e ospita le spoglie di Padre Benedetto da Aspra Sabina, morto in concetto di santità. I frati cappuccini hanno potuto vivere, in questo luogo di pace e tranquillità, una vita semplice e povera, fatta di lavoro e di preghiera. Le mura del convento, realizzate grazie alla manodopera volontaria degli abitanti di Collevecchio, nel corso dei secoli furono modificate più volte. Fino a raggiungere l’attuale struttura, agli inizi del 1900. Il convento, abbandonato dai frati nel 1964, andò incontro a furti e rovina prima che l'attuale proprietà ne facesse un punto di riferimento per l'accoglienza e le iniziative culturali.

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